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L’I.C. “Marconi” di Martina Franca sull’educazione di genere: martedì 8 incontro con la sociologa Graziella Priulla

Uguali o differenti? – L’educazione di genere in famiglia e a scuola“: questo il tema dell’importante incontro promosso per l’8 aprile (alle 17 in sala Ruggiero) dall’Istituto Comprensivo “G. Marconi” di Martina Franca, che continua così la sua preziosa attività di sensibilizzazione rivolta all’intera comunità cittadina attorno a temi di grande importanza e attualità.

Relatrice dell’incontro sarà la dott.ssa Graziella Priulla, sociologa dei processi culturali, saggista, già docente presso l’Università di Catania, una voce estremamente autorevole che permetterà di approfondire l’argomento in maniera esaustiva:

E’ emerso come anche nelle relazioni tra pari, tra bambini, si esibisca una calcificata manifestazione di una educazione di genere in cui i maschi devono vestire, giocare, esprimersi in una modalità riconoscibile come mascolina, così come le bambine assumano nel gruppo classe posture molto più miti, disciplinate, silenziose e obbligatoriamente dolci – evidenzia la Dirigente Scolastica del “Marconi”, la dott.ssa Grazia Anna Monaco che ha voluto fortemente l’organizzazione di questo incontro e, più in generale dell’interessante percorso di pratiche filosofiche portato avanti in questi ultimi tre anni – A fronte di una complessità capillarmente osservata in cui i ruoli di genere sono sempre più irrigiditi, unitamente alla difficoltà di generare momenti di riflessione e di confronto con gli adulti genitori e con il mondo adulto della comunità, abbiamo voluto organizzare e promuovere questo incontro di formazione e di coraggioso approfondimento con la prof.ssa Graziella Priulla, che ringraziamo per la sua preziosa presenza.

 L’ambizione è quella di fermarsi, se pur brevemente, per cercare di interrogare le proprie vite a partire da una chiarificazione di stereotipi, di pregiudizi che per lo più determinano comportamenti stigmatizzanti, talvolta violenti. Fermarsi, quindi, per ascoltare e per mettersi in gioco nella comprensione di un ordine simbolico che agisce discriminazioni contro le donne e priva gli uomini di esperienze fondative sul piano affettivo e relazionale con le partner e in particolare con i figli. L’appuntamento dell’8 aprile è rivolto ai genitori, alle insegnanti, agli adulti della comunità tutta che si riconoscono nella responsabilità educativa a vario titolo”.

moderare l’incontro che, in qualità di Reggente, la Dirigente Monaco porterà il 9 aprile anche nell’Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” di Villa Castelli, sarà la dott.ssa Graziella Lupo Pendinelli, consulente filosofica e già relatrice del laboratorio di pratiche filosofiche che ha fatto registrare ottimi riscontri.

Un percorso sperimentale, avviato nell’anno scolastico 2022/2023, dedicato alle classi terze di scuola primaria e articolato in dieci incontri annui di due ore ciascuno che “ben si inserisce – continua la Dirigente Monaco – nella dichiarata finalità dell’Istituto comprensivo “G. Marconi” di sviluppare il pensiero critico, competenze logico-argomentative e capacità di astrazione, unite a competenze di tipo etico-relazionale.

Un progetto, realizzato in una cornice di senso ben più ampia che è quella dell’educazione verso ogni forma di differenza e della promozione della parità di genere. Siamo convinti che nel lavoro di decostruzione degli stereotipi e di educazione verso ogni forma di differenza, la scuola debba assumere un ruolo strategico di primo piano. Ed è per questo che abbiamo voluto dare continuità a dei moduli formativi espletati nel 2022, grazie a dei finanziamenti Pon, in cui l’Istituto aveva progettato due itinerari paralleli sull’educazione di genere, l’uno destinato ai genitori: “Di pari passo”, l’altro agli alunni: “Pari opportunità e differenze di genere. Il modulo formativo triennale di pratiche filosofiche, in continuità con i precedenti, inserito nel percorso curriculare degli alunni, ha utilizzato gli strumenti della filosofia intesa come pratica educativa in grado di sviluppare la capacità di fare domande, di problematizzare, di argomentare e riflettere.

Sono stati coinvolti i bambini e le bambine dalla terza alla quinta primaria in un esperimento di approfondimento e di esercizio costante del pensare e del ragionare tra pari. Ha offerto una sorta di palestra che ha allenato all’uso sapiente della parola, ai suoi scopi e al suo utilizzo efficace, razionale; una palestra che ha allenato il pensiero delle bambine e dei bambini ad argomentare le proprie giovani visioni e opinioni. Il laboratorio di pratiche filosofiche ha giocato con tanti perché con i quali i nostri alunni cercano e vogliono spiegarsi il mondo. Nell’osservazione dei gruppi classe e dei singoli coinvolti è emerso, tra l’altro – continua la dott.ssa Monaco – come i minori siano interessati, loro malgrado e, talvolta, nonostante una meticolosa attenzione da parte degli adulti, in una visione sessista e patriarcale dei rapporti umani e in particolare dei rapporti tra i sessi.

Il lavoro condotto nelle classi ha confermato la trasmissione di pratiche indiscusse anche nelle nuove generazioni. Le bambine e i bambini, nell’esercizio certosino di analisi delle parole e di indagine sulla logica e sulle argomentazioni, hanno mostrato idee e modelli culturali di ordine patriarcale, fondati su fallacie pericolose per un loro armonioso sviluppo e minacciose per le competenze relazionali che già esprimono nel gruppo dei pari e in rapporto agli adulti”.

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